Il 12 dicembre abbiamo tenuto un workshop nell’ambito del progetto RiDeST con l’obiettivo di comprendere meglio le situazioni di cambiamento con cui le persone si confrontano e come queste possono essere rappresentate. Sono stati invitati i partecipanti dei due workshop realizzati nel dicembre 2018 nell’ambito del progetto pilota – sei di loro si sono presi il tempo per un nuovo esame del loro personale cambiamento e per un proficuo scambio.
L’obiettivo era quello di vedere come si sono sviluppati i processi di trasformazione che sono stati affrontati un anno fa e dove si trovano oggi i partecipanti. In che modo lo scambio avvenuto durante il workshop e il coaching individuale li ha aiutati e quali sfide devono (ancora oggi) affrontare?
L’evento di tre ore è stato organizzato, progettato e moderato congiuntamente da studio comune e dai ricercatori di unibz. Questa collaborazione si è sviluppata anche nella struttura metodologica.
Il preludio comune era il disegno di “ritratti ciechi” per una breve introduzione di tutti i presenti.
studio comune ha invitato i partecipanti a utilizzare il collaudato metodo del LEGO® Serious PLAY® per illustrare il proprio processo di cambiamento e successivamente anche i propri desideri e le prospettive future in modo comprensibile e metaforico con l’aiuto di un ponte autocostruito in mattoncini Lego.
I rappresentanti dell’unibz hanno affiancato a questo approccio ludico oltre che serio, un metodo di riflessione più analitico. Ai partecipanti è stato consegnato un foglio di carta sul quale potevano compilare una sorta di questionario sulla propria situazione personale di cambiamento. Nella seconda parte, sono state poste ai/lle partecipanti una serie di domande specifiche e sono stati dati loro simboli grafici e adesivi per illustrare la rete che secondo loro influenza la transizione che stanno vivendo. Il compito finale è stato nuovamente accompagnato da studio comune. Nella terza parte del foglio, gli obiettivi personali sono stati annotati e poi presentati agli altri. Insieme, i partecipanti hanno discusso le possibili misure e attività per ogni singola persona, che poi ha chiuso il giro comunicando le azioni concrete che metterà in atto per raggiungere il proprio obiettivo.
L’atmosfera tra i partecipanti, che si conoscevano solo in parte dai workshop precedenti, era già molto piacevole dopo il round di introduzione e il primo round di relax. Partendo da questo presupposto, potrebbe avvenire uno scambio aperto e sempre più personale. Il materiale offerto è stato prontamente accettato e i compiti sono stati gestiti con grande cura. Solo la progettazione della panoramica della rete ha causato alcune difficoltà e ha richiesto qualche spiegazione. Tuttavia, le panoramiche che ne sono scaturite sono state in definitiva informative e i partecipanti hanno trovato il compito piuttosto arricchente. É stato per loro interessante impegnarsi in un’analisi così astratta della propria situazione di vita e anche vedere come soluzioni suggerite ad altri possano essere un valido stimolo anche per loro stesse.
Dopo tre ore, i partecipanti si sono salutati, carichi di nuove intuizioni, della loro personale analisi delle fasi di sconvolgimento e dei passi successivi concreti per l’azione.
Nelle prossime settimane, il team di ricerca valuterà i risultati e trarrà le conclusioni per ulteriori workshop e attività di ricerca, sia metodologicamente che in termini di contenuti.